31 maggio 2013

Medical shoes

Stiamo lavorando con un rivenditore specializzato in scarpe ortopediche a Gaza per realizzare delle scarpe con plantari e materiali che possano essere di aiuto ai bambini per prevenire la formazione delle erosioni bollose ai piedi.
Sono già stati consegnati ai bambini due modelli di prova perchè possano loro stessi valutarne i benefici o i difetti da migliorare. I modelli sono stati realizzati secondo le loro preferenze e sotto la supervisione dei fisioterapisti. F. per esempio vuole portare solo scarpe chiuse, niente sandali, neanche d'estate...e non le toglie mai, neanche a casa. Le dita dei suoi piedi, come quelli degli altri bambini affetti da EB distrofica, sono ormai già fuse l'una all'altra (sindattilia).
Ringraziamo Chris, Asha e Saoirse Mai per il contributo dato a Debra Italia per questa sfida!

29 maggio 2013

Materiale per le medicazioni

I medici italiani che sono stati recentemente in missione a Gaza hanno portato dei prodotti per le medicazioni della pelle che stiamo in questi giorni distribuendo alle famiglie. Un contributo importante perchè non sempre (quasi mai) i pazienti ricevono il materiale di cui avrebbero bisogno dai presidi medici locali e anche la qualità del materiale che ricevono è un problema.
Provate a pensare di dover fasciare il vostro corpo - braccia, gambe e schiena - che presenta delle ferite simili a quelle da ustioni con bende di garza di pessima qualità e a doverle rimouverle ogni giorno..Uno dei motivi per cui i bambini rifiutano di fare le medicazioni, e non si possono biasimare, è legato alla qualità del materiale che ricevono dai presidi sanitari di Gaza. Grazie all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, ai medici e ad Angela i bambini con EB distrofica hanno ricevuto bende di cotone, soffici ed elastich, garze veramente impregnate di vasellina non come quelle spesso asciutte che ricevono dai presidi locali costretti a lavorare in un sistema sanitario pervaso dal senso di insicurezza e precarietà, frammentato e dipendente dall'aiuto internazionale che non è in grado di rispondere adeguatamente bisogni dei pazienti, soprattutto quelli affetti da malattie croniche come l'EB.
Riusciamo di tanto in tanto a comprare del materiale per le medicazioni della pelle per i bambini che hanno piu' bisogno grazie alle piccole donazioni ricevute, grazie a chi ha contribuito. Per chiunque volesse dare un piccolo contributo oppure mandare del materiale direttamente a Gaza, siamo qui!

26 maggio 2013

Manicure

Chi ha detto che non si puo' avere un bellissimo smalto rosso sulle unghie anche se non si hanno le unghie?
Oggi R. e le sue sorelle si sono volute fare la manicure con uno di quei 'muslim friendly' nail polish...





Benvenuto A.!

Abbiamo conosciuto oggi A. di 9 anni. Un bel caratterino deciso...

23 maggio 2013

Aggiornamenti post operatori

I bambini che hanno fatto gli interventi di dilatazione dell'esofago stanno bene e chiedono makluba, uno dei piatti preferiti di F. a base di riso, pollo/agnello e verdure e che oggi ha mangiato lentamente ma con gusto senza rimettere il riso. 

21 maggio 2013

Interventi di dilatazione esofagea - Seconda missione a Gaza degli specialisti italiani

Si sono svolti oggi gli interventi di dilatazione esofagea su alcuni bambini con diagnosi confermata di stenosi esofagea. Ringraziamo con tutto il cuore DEBRA ITALIA e i medici dell'Ospedale Pediatrico 'Bambino Gesù' che hanno partecipato a questa seconda missione nella Striscia di Gaza per effettuare gli interventi.

17 maggio 2013

Motorbike..

Le condizioni della principessa di Rafah sono peggiorate negli ultimi giorni. L'abbiamo trovata molto stanca, senza voce e con un affanno ancora piu' affanno del solito. Le sue condizioni  richiederebbero la tracheotomia ma i genitori rifiutano di farla, almeno a Gaza. Anche lei stessa non vuole farla. Continua ad andare a scuola e non ha nemmeno preso in considerazione l'idea di non poter fare gli esami di fine anno. Oltre alle gravi difficolà respiratorie, ogni anno, proprio all'avvicinarsi degli esami, le condizioni dei suoi occhi peggiorano (lesioni della mucosa congiuntivale), si gonfiano e si arrossano tanto da non riuscire a tenerli aperti. Così la sua mamma resta seduta accanto a lei durante gli esami, le dice a voce le domande scritte sul test e riporta le risposte che la piccola le dice di scrivere. 
Stasera al telefono sua mamma ci dice che è in giro in motocicletta con suo padre...chissà forse in Italia qualcuno considererebbe questi genitori irresponsabili ma la forza con cui continuano a dare la possibilità alla piccola di fare tutto quello che desidera è per me profonda lezione di vita e la strada che siamo pronti a seguire accanto a loro e alla piccola principessa. 

16 maggio 2013

Cercasi scuola..

Si sono svolti i primi incontri con i responsabili di alcune scuole elementari per dare la possibilità ai bambini di essere inseriti l'anno prossimo. F. e R. sono stati sottoposti ad un piccolo test, la direttrice ha chiesto loro scrivere le lettere dell'alfabeto e i numeri in lingua araba. Qualche difficoltà con le lettere e i numeri in inglese ma sono certa che le avrebbe avute anche lei! La direttrice e le insegnanti sono molto titubanti...capisco, tra le mille problematiche che evidenziano, che non hanno capito l'importanza di frequentare la scuola per questi bambini, al di là dei risultati scolastici che potrebbero raggiungere.
Valuteremo altre scuole..non è una lotta a spese dei bambini.

07 maggio 2013

Visita a H. e alla futura scuola

H. arriva sul carretto insieme a sua mamma, sua sorella e i suoi cugini.
Ha ricevuto oggi l'attestato dall'asilo, è contento anche se ammette di non meritarselo del tutto perchè ha fatto molte assenze..
Dopo le medicazioni presso la clinica, urla e lacrime, una volta tornati a casa si infila la miglior camicia che ha (quella che gli era stata regalata la scorsa estate per l'eid) per andare ad incontrare la direttrice della scuola in cui dovrebbe essere inserito a settembre. Mentre la direttrice ci mostra la sua futura classe, al momento vuota, H. entra con la sua andatura un pò zoppicante per via delle ferite ai piedi e si siede al primo banco guardando la lavagna. Ecco che H. ha già stupito la direttrice che si commuove (mi dice di aver recentemente perso un bambino). Pensare che qualche altro direttore ci ha detto 'Si, non abbiamo problemi ad accettare un bambino con EB nella nostra struttura, lo mettiamo all'ultimo banco'.



05 maggio 2013

Programmazione delle future fasi di inclusione scolastica

L'anno scolastico sta per finire e le strutture scolastiche hanno aperto le iscrizioni per il prossimo anno.
Insieme ai bambini, le loro famiglie e le insegnanti sono stati valutati i passi futuri ...
I bambini che sono stati inseriti nelle scuole materne (otto anni l'età media) si sentono pronti ad andare alla scuola elementare l'anno prossimo, anche se lasciare l'asilo è sempre, come per tutti i bambini, un passo difficile.
Saranno tenuti stretti in questo prossimo passo grazie anche al sostegno di Sajida, insegnante che li ha seguiti fin dall'inizio del progetto promosso da Debra Italia e che ci sta aiutando nella ricerca delle strutture scolastiche idonee ad ospitare i bambini e nella sensibilizzazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti. Anche per lei è difficile lasciarli andare.
Lo stesso percorso sarà affrontato insieme ai bambini che dovranno essere inseriti nelle scuole materne.
Non è facile trovare strutture ed insegnanti disposti ad accogliere i bambini ma siamo certi delle loro capacità, soprattutto quella di far ricredere qualsiasi insegnante titubante.

01 maggio 2013

Gita in spiaggia

Approfittando della temperatura tiepida abbiamo passato un pomeriggio in spiaggia con H., la principessa di Rafah e le loro famiglie. H. ha vinto la paura di andare al mare e ha giocato a pallone sulla spiaggia anche se non ha voluto avvicinarsi alla riva (era la prima volta che metteva piede in spiaggia). La principessa era piu' prinicpessa che mai.
peccato per la forte esplosione sentita quando gli aerei israeliani hanno colpito un sito nelle vicinanze. Anche oggi questa sproporzione, l'aereo rispetto alla popolazione, ha dato la misura dell'ingiustizia.