20 gennaio 2013

Consegnamo ad I. la sedia a rotelle, donataci dalla Mercy Association for Children di Gaza city. Tour panoramico della casa con i suoi fratelli su due ruote ... a gran velocità...

14 gennaio 2013

H. è nervoso. Ha dovuto togliere le calze che portava da un mese.. L'acqua della cisterna è gelida, come si fa a chiedergli di fare il bagno?
Ha strillato contro sua madre con tutte le sue forze, le calze erano ormai attaccate alle ferite. Non vuole vestirsi, vuole restare scalzo e in pantaloncini, per evitare che le ferite si attacchino ai vestiti.
Ricominciamo con le medicazioni...piano piano ... intanto sua mamma prepara il solito pranzo, molokhia.
E' stato richiesto il supporto alla clinica dell'area in cui vive perchè possa andare regolarmente a rifare le medicazioni. Il personale della clinica sarà formato dagli specialisti italiani.













 

04 gennaio 2013

Lotte silenziose di massa

Abbiamo conosciuto due nuove piccole farfalle e le loro famiglie e mi sono nuovamente chiesta se esista almeno una famiglia a Gaza che non abbia vissuto una tragedia. Il Dr. Naim mi parla di forza e dignità, le stesse di cui ho fatto tesoro in questi anni qui a Gaza e che ora ritrovo in lui ogni giorno che lo incontro in ospedale. 
Non è solo questione di forza e dignità personale, ma anche di un rispetto profondo verso il dolore di tante altre famiglie che vivono quella sua stessa tragedia e che mai lo renderebbe vittima, mai protagonista di quel dolore. Un dolore che non gonfia, che non ha parole, che si trasforma semplicemente in una lotta silenziosa quotidiana, una lotta spaventosa, la condanna più atroce che ogni bomba (o proiettile) lanciata su questa terra infligge ad intere famiglie innocenti.

01 gennaio 2013

Portiamo alla piccola I. una felpa per l'inverno e del materiale per le medicazioni donato dall'Italia da Gianna che ringraziamo (qualche guanto diventa un palloncino..).
La clinica di Beit Hanoun cercherà di fornire regolarmente, dal mese prossimo, il materiale di cui ha bisogno in coordinamento con il Ministero della Salute. Purtroppo il Misitero della Salute, insieme alle agenzie delle Nazioni Unite e alle organizizzazioni umanitarie che lavorano a Gaza, ha denuciato piu' volte la carenza di farmaci e materiale sanitario monouso e l' incapacita' di soddisfare i bisogni dei pazienti di Gaza, specialmente quando si tratta di pazienti affetti da malattie croniche.